Konrad Adenauer
Konrad Herman Josef Adenauer (Colonia, 5 gennaio 1876 – Bad Honnef, 19 aprile 1967) fu un politico e statista tedesco e uno dei padri fondatori dell'Unione Europea, insieme al francese Robert Schuman e all'italiano Alcide De Gasperi. Cancelliere della Germania dal 1949 al 1963 e leader dell'Unione Cristiano-Democratica (CDU) dal 1950 al 1966, la sua carriera politica si è dipanata per circa 60 anni.
Cattolico praticante, Adenauer entrò nel Partito di Centro (Zentrum) nel 1906 e nello stesso anno fu eletto al consiglio comunale di Colonia. Nel 1909 divenne Vice Sindaco della città. Dal 1917 al 1933 fu Sindaco di Colonia e in quella veste si confrontò col separatismo renano, teso a creare uno stato di Renania facente parte della Germania, ma al di fuori della Prussia. Durante la Repubblica di Weimar Adenauer fu presidente del Consiglio di Stato Prussiano (Preußischer Staatsrat) dal 1922 al 1933, organo che rappresentava le città e le province della Prussia.
L'ascesa del nazismo nel 1933 portò alla sconfitta elettorale dello Zentrum a Colonia e Adenauer - oppositore dichiarato del nazismo - si rifugiò presso l'abbazia di Maria Laach. Dopo la "notte dei lunghi coltelli" fu per breve tempo imprigionato, e negli anni successivi si spostò da una località all'altra, riuscendo poi nel 1937 a riottenere la sua casa che era stata confiscata. Visse nell'ombra per gli anni successivi, ma dopo il fallito attentato ad Hitler nel 1944 venne di nuovo imprigionato. Non convinto del successo dell'operazione, Adenauer non aveva partecipato al complotto benché alcuni suoi organizzatori gli avessero chiesto di aderirvi. Fu così liberato alcune settimane dopo.
Con la conclusione della guerra, gli statunitensi lo reinsediarono alla carica di sindaco di Colonia, ma l'amministrazione britannica lo licenziò poco più tardi per "incompetenza".
Dopo le dimissioni da sindaco di Colonia, Adenauer si lanciò nella costruzione di un nuovo partito politico,erede del Partito Cattolico di Centro e che nei progetti di Adenauer avrebbe dovuto accogliere non solo cattolici ma anche protestanti,quindi 1945 al 1949 è uno dei massimi artefici della unificazione dei vari gruppi conservatori e cristiano-democratici nati nella Germania occidentale: nasce così l’Unione Cristiano-democratica (Cdu) il maggior partito tedesco di centrodestra, di cui, fin dal 1949, Konrad Adenauer è presidente e leader indiscusso. Nei cinque anni seguenti, egli lavorò assiduamente per rinforzare il partito e ottenere consensi, cercando inoltre di far prevalere la sua visione ideologica. Quest'ultima era in contrapposizione con quella di molti membri della CDU che propugnavano un'unità tra socialismo e cristianesimo; Adenauer poneva infatti maggiormente l'accento sulla centralità dell'individuo, condannando sia nazismo che socialismo come visioni "materialiste" del mondo nemiche della dignità dell'individuo.
Il ruolo di leader nella CDU gli valse nel 1948 la presidenza del Consiglio Parlamentare fortemente voluto dagli Alleati per la redazione di una carta costituzionale da applicare alle tre aree tedesche sotto controllo occidentale. Dalla posizione di predominio ottenuta, fu facile per Adenauer divenire primo capo del nuovo governo nel maggio 1949, subito dopo l'approvazione della costituzione.
Nelle prime elezioni democratiche dall'ascesa del nazismo per l'elezione del Bundestag della Germania Federale Tedesca (15 agosto 1949) la CDU emerse come il più forte partito. Theodor Heuss fu eletto Presidente della Repubblica, e Adenauer fu eletto Cancelliere il 16 settembre 1949.
Nel luglio 1951, a seguito di una sua visita ufficiale in Italia, viene formalmente abolito lo stato di guerra tra Germania e Italia.
La politica di Adenauer fu rivolta verso diverse direttrici: in politica interna, costruire una democrazia stabile e rilanciare l'economia in una Germania occidentale distrutta dalla guerra; in politica estera, giungere a una piena riconciliazione con la Francia, schierarsi sempre più verso l'Occidente nell'ambito della divisione dei blocchi ma allo stesso tempo difendere la propria sovranità, entrare con pieni diritti nelle nascenti organizzazioni della NATO e dell'Organizzazione per la Cooperazione Economica Europea. Adenauer stabilì in Germania un efficiente sistema pensionistico, parte integrante del suo modello di "economia di mercato sociale" realizzato insieme al suo ministro dell'Economia e successore Ludwig Erhard: un modello teso a creare un'economia mista basata su un capitalismo moderato da elementi di welfare sociale e principi cattolici, che consentì il boom economico di quegli anni, il cosiddetto Wirtschaftswunder ("miracolo economico").
La politica di Adenauer fu però esposta anche a non poche critiche. In particolare, è stato detto che la sua aspirazione a una rapida ripresa economica e alla stabilità interna fu realizzata senza tenere conto della necessità di una riunificazione delle due Germanie. Nel corso della Guerra fredda, Adenauer difese il diritto della Germania ovest al riarmo. Quando nel 1952 il dittatore sovietico Stalin propose la riunificazione delle Germanie in un unico stato neutrale e smilitarizzato, Adenauer - appoggiato in questo dagli Alleati - rifiutò la proposta. I critici di Adenauer hanno accusato non solo il suo egoismo nazionalista, ma anche la sua linea politica conservatrice, evidente nel fatto che vari uomini coinvolti nel regime nazista servirono nel suo governo. Le proteste del movimento studentesco degli anni Sessanta furono essenzialmente rivolte proprio contro il conservatorismo di Adenauer.
Gli elementi positivi della politica di Adenauer prevalgono oggi nell'opinione comune. I tedeschi in un sondaggio del 2003 lo hanno votato come "il più grande tedesco di tutti i tempi", e in tutta Europa gli è stato riconosciuto il ruolo di primo piano nel processo di integrazione europea, come uno dei "padri fondatori" dell'Unione.
Tratto da: Konrad Adenauer. Wikipedia, L'enciclopedia libera.