John Barrymore
John Sidney Blythe Barrymore (Philadelphia, 15 febbraio 1882 – Los Angeles, 29 maggio 1942) è stato un attore teatrale e attore cinematografico statunitense noto per il suo fascino intrigante e carismatico.
Figlio d’arte, e fratello degli altrettanto famosi attori Ethel e Lionel, dopo un periodo di lavoro come fumettista per un giornale di New York debuttò sulle scene di Broadway nel 1903. In breve si fece conoscere quale eccellente interprete shakespeariano: la sua intensa e sofferta interpretazione dell'Amleto, che nel 1924 avrebbe portato a Londra con esito trionfale, rimane nella storia dello spettacolo.
Grazie alla sua avvenenza (ancora oggi è noto con il soprannome di “il Grande Profilo”) e a una straordinaria presenza scenica, nei primi anni venti divenne un divo del cinema muto: tutti suoi furono i ruoli di elegante e scapestrato amatore in pellicole quali ad esempio Lord Brummell (Beau Brummell, 1924, di Harry Beaumont) e Don Giovanni e Lucrezia Borgia (Don Juan, 1926 di Alan Crosland). Fu anche incisivo in ruoli drammatici, come quello di Il dottor Jekyll e mr. Hyde (Dr. Jekyll and Mr. Hyde, 1920) di John Stuart Robertson, tratto dall'omonimo romanzo di Robert Louis Stevenson.
Grande amatore anche nella vita, nonché avvezzo alla baldoria e all'abuso di alcolici, John Barrymore collezionò decine di flirt e storie d'amore con donne bellissime, due delle quali le avrebbe addirittura sposate: dalla poetessa Michael Strange (nome d'arte di Blanche Oelrichs) ebbe la figlia Diana (morta suicida nel 1960), mentre dall'attrice Dolores Costello il figlio John Barrymore jr. (anche lui destinato ad una vita dedita all'alcol), padre a sua volta dell'odierna diva di Hollywood Drew Barrymore.
L'avvento del cinema sonoro permise agli spettatori cinematografici di apprezzare le mille sfumature della sua voce profonda e suadente: fu impegnato sia nella commedia (Pranzo alle otto, Dinner at Eight, 1933; Ventesimo secolo, Twentieth Century, 1934) che nel dramma (Febbre di vivere, A Bill of Divorcement, 1932; Ritorno alla vita, Counsellor at Law, 1933), anche se è nel film sentimentale che continua a dare il suo meglio (indimenticabile come appassionato amatore di Greta Garbo in Grand Hotel del 1932.
Sul finire degli anni trenta Barrymore comincia a risentire dell'abuso di alcolici e della vita sregolata, così negli ultimi anni si dedica a partecipazioni straordinarie in film di livello sempre più modesto.
Si spegne alcolizzato all'età di sessant'anni.
Tratto da: John Barrymore. Wikipedia, L'enciclopedia libera.