Henrik Ibsen
Henrik Ibsen (Skien, 20 marzo 1828 – Oslo, 23 maggio 1906) è stato uno scrittore e drammaturgo norvegese. Ebbe un'infanzia e un'adolescenza difficili a causa di problemi economici, come si capisce dai suoi primi componimenti lirici raccolti in Digte (Poesie, 1871).
Nell'inverno tra il 1848 ed il 1849 Ibsen scrisse la sua prima opera teatrale, Catilina (1850), tragedia in versi con influssi del periodo risorgimentale europeo e degli eroi shakespeariani.
Lavorò dapprima come assistente teatrale e scrittore, poi come maestro di scena al Norske Theater di Bergen. Ebbe la possibilità di studiare scenografia a Copenaghen e a Dresda fino a diventare, nel 1857, direttore del Kristiania Norske Theater. Della produzione di questo periodo si ricordano:
il dramma storico Fru Inger til Østråt (Donna Inger di Østråt, 1855);
i drammi fiabeschi Gildet på Solhaug (Una festa a Solhaug, 1856) Olaf Liljekrans e Hærmændene paa Helgeland ("I guerrieri di Helgeland"), questi ultimi del 1857.
A trent'anni si sposa.
Il suo programma teatrale era teso all'unione della cultura con l'amore per la patria, oltre che la costituzione di una lingua dano-norvegese più efficace, il rinnovamento scenico ed i toni meno declamatori. In questa prospettiva si segnalano il poemetto drammatico Terje Vigen (1862), la satira teatrale in versi Kjærlighedens Komedie ("La commedia dell'amore", 1862) e il dramma storico Kongs-emnerne ("I pretendenti al trono", 1863).
Grazie ad una borsa di studio, Ibsen poté partire per un viaggio nell'Europa continentale visitando città come Roma, Dresda e Monaco di Baviera, rimanendo entusiasmato dalle idee risorgimentali, dall'arte medievale e gotica, nonché dalla scultura barocca. Durante il soggiorno a Roma scrisse Brand (1866), dramma in versi intriso di simbolismo, così come è in versi Peer Gynt (1867), opera in cui la fantasia si confonde con la realtà e alla cui fama contribuì la musica di Edvard Grieg.
La fase romantica viene conclusa dalla commedia brillante De unges Forbund (La lega dei giovani, 1869) e dal dramma Kejser og Galilaer (Cesare e il Galileo, 1873).
La fase del teatro sociale di Ibsen iniziò con il dramma Samfundets støtter ("I pilastri della società", 1877), che tratta dello smascheramento della menzogna e dell'importante ruolo della donna in questa operazione sociale. La donna riveste una posizione centrale anche nel dramma Et dukkehjem ("Casa di bambola", 1879) dove la protagonista non esita a lasciare la famiglia per riacquistare una propria identità.