Alfred De Musset
Alfred Louis Charles de Musset (Parigi, 11 dicembre 1810 – Parigi, 2 maggio 1857) è stato un poeta e scrittore francese.
Raffinato autore di versi e drammaturgo per il teatro, scrisse un solo romanzo a sfondo autobiografico: è considerato uno dei grandi esponenti del romanticismo francese che si avviava al decadentismo.
Appartenente ad una famiglia agiata, affettuosa, raffinata, suo nonno era un poeta e suo padre era uno studioso di Jean-Jacques Rousseau del quale pubblicava le opere.
Quando nacque, Paul, il fratello maggiore (che molto si adopererà dopo la sua morte per un recupero e una rivalutazione delle sue opere letterarie), aveva sei anni. A sette anni, Alfred cominciò a frequentare il prestigioso lycée Henri-IV e, nel 1827, ottenne il premio di dissertazione latina al Concours général, un premio destinato a ricompensare ogni anno i migliori allievi.
Grazie a Paul Foucher, cognato di Victor Hugo, all'età di diciassette anni iniziò a frequentare le Cénacle, il salotto di Charles Nodier alla Bibliothèque de l'Arsenal.
È in questo periodo che inizia a simpatizzare con Charles Augustin de Sainte-Beuve e Alfred de Vigny, rifiutando di adulare il «maestro» Victor Hugo.
Dopo essersi cimentato in medicina, nel diritto, nello studio della lingua inglese, del pianoforte e del sassofono, de Musset diventa uno dei primi sostenitori del romanticismo francese.
A vent'anni la sua fama letteraria, ancor nascente, si accompagna già ad una reputazione sulfurea, alimentata dal suo atteggiamento in stile dandy. La sua vita è segnata dalla malattia e dall'alcolismo. Avvicinatosi alla poesia più per desiderio di vita mondana che per vera vocazione, si impegnerà a fondo nell'arte solo dopo la morte del padre, nel 1832.
Nel 1830, anno in cui avvenne la famosa Bataille d'Hernani in difesa dell'opera di Victor Hugo, de Musset tenta la fortuna a teatro. Ma, dopo il fiasco della sua rappresentazione Nuit Vénitienne, l'autore darà l'«addio alle scene (e per lungo tempo)» (da una lettera a P. Calais).
Nel dicembre del 1832 andò in scena per la prima volta lo Spectacle dans un fauteuil, che si compone di un dramma (La coupe et les lèvres), una commedia (À quoi rêvent les jeunes filles?) e un racconto orientale (Namouna). Musset esprime già in questa raccolta la dolorosa tensione tra dissolutezza e purezza che domina le sue opere e che chiaramente traspare in Rolla, poema scritto nel 1833.
Dal 1833 al 1834 lo scrittore diviene amante appassionato della scrittrice e proto-femminista George Sand, con la quale parte per un viagigo in Italia. Tale esperienza gli ispirerà il canovaccio de Lorenzaccio, dramma romantico che scriverà nel 1834. Pubblicherà in quel periodo i Racconti d'Italia e Spagna. A Venezia de Musset si ammala e George Sand diventerà l'amante del suo medico curante, il dottor Pagello.
Rientrato a Parigi, da solo, de Musset mette in scena alcune commedie: Le Chandelier, Non si scherza con l'amore, Il ne faut jurer de rien che sono rimaste nel repertorio del Théâtre-Français; scrive anche delle novelle in prosa e il suo unico romanzo, Confessioni di un figlio del secolo, dedicato alla stessa George Sand, nel quale trasferisce le sofferenze sopportate.
Dal 1835 al 1837, de Musset compone il suo capolavoro lirico - Les Nuits (Nuits de mai, d'août, d'octobre, de décembre) - sui temi connessi tra loro del dolore, dell'amore e dell'ispirazione. Altri componimenti di quel periodo fecondo che va dal 1835 al 1841 furono Lettre à Lamartine del 1836, Souvenir del 1841, le commedie Barberine, Le Chandelier, Il ne faut Jurer de rien, oltre a novelle, poesie e saggi.
Bibliotecario al Ministero degli Interni sotto la Monarchia di Luglio, nel 1848 viene rimosso dall'incarico; diventa in seguito bibliotecario del Ministero dell'Istruzione sotto il Secondo Impero.
Riceve la Legione d'onore il 24 aprile 1845, nello stesso periodo in cui il riconoscimento fu assegnato anche ad Honoré de Balzac, ed è eletto all'Académie française nel 1852, dopo due tentativi falliti nel 1848 e nel 1850. Negli ultimi tempi scriverà ancora qualche racconto e qualche commedia: Il ne faut qu'une porte soit ouverte ou fermé, Bettine e Carmosine.
La salute malferma e la dedizione all'assenzio segneranno gli ultimi anni della sua vita.
Morirà, quasi dimenticato, il
2 maggio 1857. È sepolto nel cimitero Père Lachaise, a
Parigi.
Tratto da: Alfred De Musset . Wikipedia, L'enciclopedia libera.